Avete mai provato a cronometrare quanto dura anestesia denti o vi siete soffermati nel pensare che finalmente vi eravate tolti la paura di dover affrontare una seduta dal dentista?
Quella sensazione di intorpidimento e di labbra più voluminose, come se invece di andare a farvi curare una carie vi foste fatte fare un filler (lo fanno anche gli uomini, credeteci) scemerà sulla base dell’emivita del farmaco iniettato.
L’emivita (t 1/2) è un parametro farmacocinetico che indica la velocità con cui si riduce del 50% la concentrazione plasmatica del farmaco stesso, ma per rispondere con serietà e scientificità alla domanda iniziale vorremmo approfondire meglio l’argomento.
Anestesia dentale
La scoperta dell’anestesia dentale, ma non solo, è una delle maggiori conquiste della medicina in generale, perchè la possibilità di alleviare il dolore è non solo un enorme vantaggio su un piano fisico, ovviamente, ma anche su un piano emotivo e psicologico.
Per tornare quindi al: “Anestesia denti quanto dura?” occorre fare un distinguo sulla base delle diverse tipologie che ci possono essere:
- plessica: se effettuata direttamente sulla gengiva corrispondente al dente interessato
- tronculare: praticata su un tronco nervoso
- intraligamentosa: effettuata nel legame parodontale
- intrapulpare: con un’azione analgesica importante ed effettuata all’interno della polpa del dente.
Se ne possono infine menzionare altre due decisamente più blande:
- anestesia topica: con anestetico in gel o in spray direttamente sulla mucosa (solitamente in caso di eccessiva sensibilità durante la detartrasi)
- refrigerazione: con il cloruro di etile che raffredda il tessuto molle da trattare.
Anestesia denti durata
Per l’anestesia denti durata il riferimento è ad anestetici locali che possono suddividersi in queste tipologie:
- a lunga durata
- durata intermedia
- a breve durata
- in base al principio attivo usato e della presenza o meno del vasocostrittore.
La scelta di un farmaco piuttosto che di un altro dipende da altri importanti fattori, quali:
- quanto sarà complesso o meno l’intervento e quindi quanto sarà lungo in termini di tempo
- la necessità di creare nella zona l’emostasi
- la necessità che ad intervento terminato si possa contenere il dolore immediatamente conseguente
- eventuali allergie
Sul quanto dura l’anestesia denti possiamo parlare mediamente di un’ora, che può aumentare sulla base della quantità iniettata e della molecola utilizzata.
Effetti anestesia dentale
Uno dei più evidenti effetti anestesia dentale è quella sensazione di gonfiore a cui accennavamo prima in modo un po’ ironico.
Tra gli effetti vi è anche una leggera e transitoria ipoestesia, ma ovviamente l’effetto che più auspichiamo è che non ci faccia sentire il dolore.
Per quanto riguarda invece il desiderio di sentirsi accolti e di sapere di essere in “buone mani”, non c’è farmaco che tenga; la relazione di fiducia e la professionalità non è una questione di chimica, è legata invece alla capacità del dentista di porsi di fronte ai propri pazienti con la giusta dose di empatia.
Anestesia denti fa male
A volte occorre “scegliere il male minore” una frase piuttosto comune che però calza a pennello per rispondere ad una domanda come questa:” Anestesia denti fa male?”
Nel caso dell’anestesia parlare di male nella sua accezione più seria è un “tantino” eccessivo, potremmo invece definirlo come un attimo di fastidio, nel momento in cui l’ago (di piccolissime dimensioni) fa l’ingresso nel tessuto. La conseguente sensazione di pressione invece è attribuibile alla presenza dell’anestetico.
Dolore post anestesia dentale
È possibile che una certa sensazione di dolore post anestesia dentale si verifichi, ma ciò dipende esclusivamente dal tipo di intervento a cui ci siamo sottoposti.
È evidente che, a seguito di un intervento di tipo conservativo la probabilità di avere male esauritosi l’effetto è piuttosto improbabile, al contrario del caso in cui si siano programmati interventi chirurgici più complessi.
La soglia del dolore non è facilmente quantificabile, perchè legata a molti aspetti, non ultimo quello psicologico, la prescrizione di antidolorifici da parte del professionista mette al riparo da qualsiasi situazione di disagio.
Anestesia dentale effetti collaterali
Gli effetti collaterali dell’anestesia dentale possono essere molto rari tra cui:
- ematomi
- lesione del nervo mandibolare allergia
E relativamente più frequenti come:
- la tachicardia
Anestesia denti allattamento
Non ci sono evidenze scientifiche che per l’anestesia denti allattamento si possano sollevare dubbi circa una sua pericolosità, proprio perchè essendo di tipo locale, viene facilmente smaltita.
Alcune mamme, particolarmente “ansiose” potrebbero però ovviare a qualsiasi dubbio, saltando la poppata immediatamente successiva al trattamento, dopo avere messo da parte il quantitativo di latte necessario, prima della seduta.
Necessità di cure e anestesia denti e allattamento non sono due realtà in contrasto tra loro, parlarne con fiducia con il proprio specialista è il modo migliore per affrontarle con serenità e fiducia.