Un dente rotto è a tutti gli effetti un evento traumatico che potrebbe accadere all’interno della tua cavità orale, necessitando di tutta la cura e l’attenzione possibile.
Rivolgersi al proprio dentista di fiducia significa non soltanto andare alla ricerca delle cause che hanno determinato la rottura, ma anche trovare la soluzione più opportuna per ristabilire una condizione di salute e di estetica del tuo sorriso.
Nel nostro articolo condivideremo con te quali potrebbero essere le cause e quali i rimedi più opportuni.
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Dente rotto cosa fare
Prima di rispondere alla domanda: “Dente rotto, cosa fare?” è importante capire che cosa può aver determinato l’evento.
A volte è abbastanza semplice, ma non per questo meno traumatico, risalire all’eziologia: siete a tavola, addentate qualcosa di piuttosto duro ed un “rumorino” sospetto vi mette giustamente in allerta. La verifica davanti ad uno specchio, spesso porta alla spiacevole conferma del dente rotto.
Altre situazioni:
- una caduta improvvisa o un pugno preso in piena faccia (non indagheremo sul perché quest’ultima si potrebbe verificare…).
- nessuna scazzottata, nessuna noce che cercate di aprire senza l’apposito attrezzo, ma qualcosa si rompe ugualmente, perché una carie silenziosamente ma meticolosamente ha indebolito il dente, tanto da arrecargli la frattura o la scheggiatura
- denti che presentano ricostruzioni importanti
A prescindere dal come, ciò che rimane da gestire è cosa fare quando la normalità del tuo sorriso, ad un certo punto smette di essere tale.
Cosa puoi fare tu? Prenotare una visita dal tuo dentista che valuterà il tipo di frattura e ti indicherà la soluzione più giusta.
Nel frattempo, come intervento di primo soccorso, potresti:
- conservare il frammento dentro della soluzione fisiologica o del latte
- sciacquare la bocca con acqua e sale per disinfettare
- tamponare con una garza sterile in presenza di sanguinamento
- consumare solo cibi morbidi
Dente rotto a metà
Un dente rotto a metà oppure rotto alla radice…molto dipende dal tipo di trauma.
La rottura può essere causata dall’indebolimento della dentina e dello smalto intaccati dalla carie oppure può essere dovuta ad un fenomeno piuttosto comune e forse per questo sottovalutato: il bruxismo (leggi articolo digrignare i denti di notte).
In casi come questo la frattura è solitamente più a carico dei denti laterali, mentre gli eventi di tipo traumatico normalmente interessano i denti frontali.
Un dente rotto, a causa di un trauma piuttosto serio, può comportare come conseguenza che la polpa si infetti; tale condizione costituisce il preludio per la successiva perdita del dente stesso.
Può invece succedere che il dente debba essere estratto chirurgicamente se:
- la frattura avviene in senso verticale, causando infiammazioni o infezioni
- se la frattura riguarda la radice.
La soluzione in situazioni di questo genere sarà di sostituire il dente con un impianto e se non si può praticare questa soluzione, con un ponte fisso.
Dente rotto senza dolore
Un dente rotto senza dolore (sia nel momento in cui si rompe, sia nei giorni a seguire) starebbe ad indicare che il trauma non è particolarmente importante, trattandosi di una microfrattura in un piccolo punto o di una leggera scheggiatura.
Se al contrario la frattura è grave allora il dolore potrebbe indicare un danno al nervo, che di conseguenza risulterebbe esposto a diversi tipi di fattori esterni. L’utilizzo per via sistemica di analgesici o antinfiammatori, in attesa che il vostro dentista di fiducia intervenga, è indispensabile per ridurre la sintomatologia algica.
Esiste poi la possibilità che il dente rotto senza dolore, sia un dente già trattato, come per esempio in caso di devitalizzazione.
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Dente devitalizzato rotto
Un dente devitalizzato rotto non è sinonimo di un intervento non curato e adeguato.
Il motivo di un dente rotto devitalizzato è da ricercarsi nella sua maggiore fragilità, conseguente proprio all’intervento canalare.
Questa condizione, certamente non ideale, è comunque più perseguibile, rispetto a quella della estrazione, che potrebbe essere necessaria a causa della polpa compromessa da processi cariogeni.
Certamente un professionista serio, consapevole di tale maggiore fragilità, deve procede in modo adeguato ed effettuare una ricostruzione con una capsula dentale (detta anche “corona”), per rendere il dente meno delicato possibile e più resistente o “resiliente” ai rischi della masticazione o a possibili urti.
Dente devitalizzato rotto rischi
I rischi di un dente devitalizzato rotto? Vediamoli insieme…
Solitamente un dente devitalizzato si rompe alla radice perché non è in grado di sopportare la forza che si esercita durante la masticazione e quando questo accade la sensazione di dolore diventa più acuta.
Alla domanda se un dente devitalizzato rotto si può ricostruire, le soluzioni che il tuo dentista potrà proporti sono sostanzialmente tre:
- ricostruzione della parte protesica o capsula impianto
- ponte dentale nel caso in cui la porzione di osso non sia sufficiente per l’impianto
Ci sono poi ancora altre situazioni da considerare, tra cui quella del dente devitalizzato rotto infezione.
L’infezione può essere conseguente alla concentrazione batterica che, nonostante la cura canalare, si annida nell’apice radicolare, anche a causa della frattura del dente stesso.
La possibilità che si sviluppi un granuloma apicale, anche a distanza di molti anni dall’intervento di devitalizzazione, non è un evento così raro.
Tale infezione si manifesta con un’intensa algia ed è più frequente a fronte di alcune particolari condizioni “morfologiche” come:
- radici dalle curve accentuate
- delta apicale diramato
Seppur vero che la fragilità di un dente devitalizzato sta nella sua stessa condizione, l’insorgenza di un’infezione potrebbe essere determinata o dalle ridotte dimensioni dei canali o da una non corretta pulizia (della polpa infetta) effettuata dal professionista.
Situazione non piacevole che richiede un’ulteriore apertura dei canali ed un procedimento di pulizia di questi ultimi più attento e capillare.
Dente devitalizzato rotto ascesso
L’ascesso di un dente devitalizzato rotto può essere conseguenza di una devitalizzazione non perfettamente riuscita.
In generale l’ascesso dentale, visibile anche dal gonfiore della guancia, è un accumulo di batteri morti e globuli bianchi che si collocano alla radice del dente.Possiamo distinguere due tipi di ascesso:
- parodontale: a carico dell’intera struttura del dente stesso
- endodontico: interessa l’apice del dente ed è dovuto alla necrosi del tessuto pulpare.
Volendo semplificare ma certamente non banalizzare la causa di un ascesso dentale è un’infezione.
Estrazione dente devitalizzato rotto
L’estrazione di un dente devitalizzato rotto è necessaria solo come extrema ratio, se non si riesce a ricostruire ed incapsulare l’elemento.
Circolarono infatti, speriamo che ormai si sia passati oltre, falsi miti sul rischio di avere denti devitalizzati, perché forieri di malattie degenerative o croniche.
Se non fosse che l’argomento è serio, ci sarebbe da fare dell’ironia nel pensare di devitalizzare un dente come intervento conservativo e garantista, per poi estrarlo perché devitalizzato!
Dente del giudizio rotto
Chissà se un dente del giudizio rotto è causa di qualche “crepa” anche nel buon senso…
In realtà stiamo parlando degli ottavi, più comunemente noti come “denti del giudizio”, perché tardivi (appaiono tra i 18 ed i25 anni) e quindi in età in cui il buon senso dovrebbe essere acquisito.
Seppure in molti casi non siano compromessi, a volte può succedere che un trauma ne determini la rottura.
La rottura di un molare, in questo caso parliamo di terzo molare, è da prendersi seriamente perché in base alla posizione, può trasformarsi in un vero e proprio buco, terreno fertile per l’attacco di batteri e carie.
Un’infezione di cui non si ha cura può diramarsi al tessuto gengivale, alla mascella o alla mandibola e diventare addirittura sistemica.
Se in prima battuta un antibiotico per via orale è una corretta cura, per contenere e risolvere l’infezione in corso, la visita presso lo studio dentistico è indispensabile per una corretta diagnosi e terapia.
Programmare una visita per un’emergenza non è lo stesso che avere la buona abitudine di controlli periodici.
Lo studio dentistico Penengo da sempre ha “cura per la cura”.
Contattaci e regala al tuo sorriso uno sguardo attento e professionale.