Non esiste mai un buon momento per avere problemi dentali, meno ancora se siamo in partenza per le attese vacanze, per cui vediamo insieme quali possono essere i disturbi più comuni e soprattutto le soluzioni che il tuo dentista di fiducia potrà proporti.
Partiamo da un assunto fondamentale ossia, un bel sorriso non è soltanto un valore aggiunto a livello estetico, che comunque ha la sua importanza, ma anche il risultato di un’attenzione meticolosa e costante della salute della nostra bocca.
Occuparsene significa, quotidianamente, provvedere a mantenere una perfetta igiene orale, con alcuni semplici gesti:
- lavarsi i denti, almeno tre volte al giorno, e comunque a seguito dei principali pasti
- un utilizzo costante del filo interdentale e dello scovolino
- visite semestrali di controllo
Alcuni problemi dentali fanno parte del quotidiano, ne sono esempi: carie, parodontite, sensibilità eccessiva, alitosi, ascessi. Qualsiasi sia la problematica, ci sembra che il vecchio claim di una nota marca di dentifricio sia un ever green: “Prevenire è meglio che curare!”
Di seguito vorremmo però informarti su alcune problematiche più specifiche, per un’estate senza problemi dentali.
Problemi impianti dentali
Prima di entrare nello specifico dei problemi impianti dentali, condividiamo alcuni cenni per chiarire lo scopo di un intervento di implantologia.
L’implantologia dentale è ormai una tecnica di uso comune atta a sostituire i denti mancanti, sia a seguito di estrazione dei medesimi, sia a seguito di edentulia. Un impianto dentale è costituito da una parte in titanio, che sostituisce la radice del dente mancante e che viene chirurgicamente impiantata nell’osso mascellare.
Vi è poi una parte protesica, detta comunemente “corona”, che viene modellata rispettando l’anatomia del dente che va a sostituire. Tale capsula ha una struttura interna in metallo ed una parte esterna in ceramica che richiama lo smalto naturale del dente stesso.
Esistono anche corone totalmente in ceramica e zirconia.
L’avvento di questa tecnica ha egregiamente sostituito le precedenti soluzioni, quali: protesi fisse ed i cosiddetti “ponti”, che avevano funzionalmente ed esteticamente una resa nettamente inferiore.
Obiettivo quindi di un impianto è quello di ripristinare la funzionalità masticatoria e l’estetica in situazioni compromesse.
Per quanto riguarda invece i problemi impianti dentali possiamo fare un distinguo tra quelli che si possono presentare quasi contestualmente all’intervento chirurgico, o comunque in una fase post-operatoria, da quelli invece definibili a lungo termine.
Per quanto riguarda i primi, va detto che sono di facile risoluzione, trattandosi di complicazioni, come:
- insorgenza di infezione nel sito in cui è stato posto l’impianto stesso
- lesioni di denti vicini
- danni ai nervi con conseguente insorgenza di algia, formicolio a denti e gengive.
- sebbene un impianto non sia un dente “naturale”, questo non ci esonera dall’averne cura e dal dover eseguire una corretta igiene orale. L’insorgenza di sanguinamento o di gonfiore, indica la presenza di placca batterica, conseguente ad una non adeguata igiene orale.
Diverse e più importanti sono invece le cause che stanno alla base di veri e propri fallimenti di un intervento di implantologia orale, come per esempio una non corretta osteointegrazione dell’impianto, le cui cause possono essere:
- presenza di un processo infiammatorio dei tessuti molli laddove l’impianto è stato posizionato
- mobilità dell’impianto
- patologie preesistente e non adeguatamente considerate (è importante, infatti, una precisa e attenta raccolta anamnestica)
- cattive abitudini legate per esempio al tabagismo e all’eccessivo consumo di alcol.
A lungo termine, invece, sebbene il processo di osteointegrazione sia avvenuto con successo, possono insorgere dei problemi agli impianti dentali dovuti:
- presenza di diabete
- grave obesità
- bruxismo
- radioterapia
- scarsa e persistente igiene orale.
Faccette dentali problemi
Anche le faccette dentali possono arrecare problemi, vediamolo insieme!
Dette altresì “veneers”, sono piccolissime lamine in ceramica (il loro spessore non supera i 0,7 mm) che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti, al fine di migliorarne la forma, il colore, la lunghezza e la posizione. Un diastema, per esempio, (ossia lo spazio eccessivo tra i denti) non scompare magicamente, ma grazie all’applicazione proprio delle faccette.
Occorre però sacrificare un sottile strato di smalto al fine di creare lo spazio per collocare permanentemente le faccette e proprio questa “limatura” se non viene eseguita correttamente può originare un “avvallamento” nel quale si depositerà placca e cibo, con conseguente imbrunimento dell’area circostante.
Un altro rischio è legato alla possibilità che, con il trascorrere del tempo, le faccette si possano o staccare o rompere. Nel primo caso ciò potrebbe dipendere da una non corretta cementazione associata anche all’uso di materiali di scarsa qualità, ma anche ad un non corretto studio dell’occlusione del paziente in carico, nel secondo, invece, le variabili sono da riferirsi alle abitudini di quest’ultimo. Come per tutto, una buona cura è garanzia di una lunga durata, insieme alla scelta di un professionista.
Problemi dentali volo aereo
Potreste non avere paura di volare, ma avere problemi dentali durante volo aereo.
Il nostro consiglio, tra una lista e l’altra di cosa mettere in valigia è anche di fissare una visita di controllo dal vostro dentista di fiducia, insomma prima un check up e poi il check-in. Pressione e altitudine potrebbero infatti non farvi iniziare la vacanza serenamente, in quanto possono determinare problemi agli impianti, alle gengive e ad eventuali otturazioni, tutti fenomeni che rientrano nella cosiddetta aerodontalgia.
La nevralgia (il temuto mal di denti) ad alta quota può essere causata proprio dalla compressione, che acuisce il dolore conseguente ad una infiammazione della tasca parodontale. Non è inoltre raro che, proprio queste particolari condizioni, svelino per la prima volta un problema sino ad allora silente. Ci permettiamo un po’ di ironia… salire in aero potrebbe quasi valere come una visita di controllo dal vostro dentista.
Se avete programmato delle cure, abbiate cura anche di terminarle prima della partenza, poiché in caso di otturazioni provvisorie, i materiali utilizzati potrebbero non gradire il vostro volo ed esprimere il loro “dissenso” con segnali fastidiosi. Questi materiali, infatti, contrariamente a quelli definitivi, si dimostrano sensibili all’altitudine e alla pressione ma non solo… proprio sul vostro aereo potreste scoprire la presenza di una bollicina d’aria nascosta sotto la vostra otturazione, con conseguente algia.
Un ultimo consiglio prima di farvi finalmente partire lo trovate a questo link.
Sorridete, perché la vacanza sta per iniziare!