Il bite è un apparecchio invisibile mobile inferiore o superiore che ricopre completamente l’ arcata dentale e viene utilizzato per evitare che i denti sfreghino tra di loro, preservandone lo smalto .
Viene utilizzato inoltre per trattare alcune patologie come il bruxismo e problematiche della articolazione temporo mandibolare.
Si utilizza come apparecchio mobile notturno, per un periodo di tempo che varia in base alle patologie riscontrate dal dentista.
Ogni bite è personale in quanto è realizzato su misura e sotto prescrizione dell’odontoiatra, in base alle impronte delle arcate dentarie.
Il più delle volte è trasparente e realizzato in resina o in altri materiali simili.
A cosa serve il bite per i denti?
In linea generale, serve a posizionare correttamente l’arcata dentaria della mascella (superiore) e l’arcata dentaria della mandibola (inferiore). I benefici sono innumerevoli, tra i più importanti:
1) Protezione dell’articolazione temporo-mandibolare
L’articolazione temporo-mandibolare può consumarsi precocemente a causa del continuo masticare in modo scorretto e del digrignare (serrare i denti). Il bite può risolvere in maniera molto efficace questa problematica che può causare notevoli danni e dolore alla apertura della bocca associato anche a rumori articolari .
2) Postura
L’apparato masticatorio e il sistema posturale sono strettamente legati e un mal posizionamento potrebbe provocare dolori all’apparato muscolo-scheletrico o disturbi della postura, oltre che il consumo dello smalto dentale. In questo caso, il bite aiuta a ripristinare il corretto allineamento dei denti, favorendo la giusta postura della colonna vertebrale .
3) Apparecchio ortodontico
Spesso il bite viene adoperato dopo aver indossato un apparecchio ortodontico per mantenere nel tempo i risultati ottenuti. Inizialmente va indossato giorno e notte e successivamente solo di notte ma con costanza per un periodo di tempo che varia da alcuni mesi ad alcuni anni a seconda della gravità.
Tipologie di bite dentale
Il dentista gnatologo, è il medico specializzato ed è colui che è in grado di individuare l’intervento più opportuno in base alla rilevazione delle impronte delle arcate dentarie. Da questa impronta, si ottengono i modelli in gesso che consentano di creare il bite sui denti del paziente.
In base alle problematiche riscontrate è possibile distinguere diverse tipologie di bite.
Personalizzati
I bite personalizzati, o rigidi, sono quelli costruiti su misura dal dentista dopo aver diagnosticato il problema da risolvere e aver preso l’impronta dentale. Pur essendo i più costosi, sono quelli maggiormente consigliati poiché sono costruiti sulla base delle proprie caratteristiche e disturbi.
Automodellanti o morbidi
Si tratta di mascherine termoplastiche in resina o in silicone che si adattano alla propria dentatura. Sono facilmente reperibili in farmacia a basso costo.
Preformati
Sono placche in resina con una conformazione standard. Sono venduti in farmacia a modici prezzi ma, in ogni caso, è indispensabile sottoporsi ad una visita specialistica per venire a conoscenza della patologia da curare e quale bite adoperare.
In base ai materiali utilizzati i bite possono essere di due tipi:
bite morbidi: sono costruiti in silicone e sono utilizzati come rimedio contro il bruxismo (digrignamento notturno). Possono essere sia superiori che inferiori.
bite rigidi: sono costruiti in resina acrilica, un materiale che dura nel tempo. Generalmente vengono modellati sull’arcata inferiore del paziente e vengono utilizzati sia nei casi di bruxismo che di malocclusione.
Come pulire il bite
Ogni giorno il bite deve essere pulito in maniera attenta e strofinato con uno spazzolino da denti con una soluzione di collutorio e acqua. Poi si sciacqua e si lascia asciugare. Ogni 15 giorni occorre una pulizia più profonda tramite l’immersione del bite in un bicchiere con collutorio, acqua e un cucchiaio di bicarbonato.
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