Le gengive sono definite come quella porzione di tessuto molle superficiale che ricopre la porzione di mandibola o mascella costituente le arcate dentali, che a loro volta fungono da supporto osseo per i denti.
Le gengive sono sono una parte essenziale del parodonto che a sua volta si divide in:
- cemento radicolare
- legamento parodontale
- osso alveolare.
Il parodonto, quindi, garantisce da una parte il rivestimento e dall’altra il supporto ai denti, collegandoli alle ossa mascellari.
Questa descrizione dovrebbe già contribuire a far comprendere che la salute delle gengive contribuisce alla salute dei denti.
Vediamo quindi insieme quali possono essere le eventuali patologie, ma soprattutto quali sono i corretti comportamenti preventivi.
Salute gengivale: il rosa è perfetto.
Nel campo dell’igiene orale, un argomento che spesso viene trascurato è quello della salute gengivale.
In assenza di particolari problematiche il colore delle gengive si presenta come un rosa corallo e con un aspetto a buccia d’arancia…ebbene sì, in questo caso, diversamente dalla cellulite, è un buon segnale!
La loro funzione è quella di proteggere l’osso di sostegno e la radice radicolare dei denti.
Una cattiva igiene orale ed il conseguente accumulo di placca, contribuisce ad alterare la salute gengive determinandone:
- infiammazione
- alterazione dell’aspetto
- modifica delle caratteristiche e della superficie.
Una salute gengivale compromessa renderà questo tessuto molle arrossato, più gonfio e facile al sanguinamento indotto dallo spazzolamento, ma anche spontaneo.
Siamo ancora nella situazione della “reversibilità”, qualora si sia disposti, anche grazie ad una corretta educazione, a migliorare l’igiene orale.
La scelta di veri professionisti, capaci di indicare come eseguire una corretta igiene orale a domicilio, oltre alle periodiche sedute di detartrasi genera quella prevenzione primaria utile ad evitare patologie più croniche e complesse.
Tra le possibili complicazioni infatti ricordiamo:
- l’infiammazione delle gengive (nota come gengivite)
- la recessione gengivale (o parodontite).
Ma c’è dell’altro…continua a leggere!
La prevenzione è sempre la miglior cura, infatti mantenere un’igiene orale rigorosa è il primo passo per promuovere la salute delle gengive a lungo termine.
Lo spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno è essenziale per rimuovere la placca e i batteri; è importante utilizzare uno spazzolino con setole di media consistenza e sostituirlo ogni tre o quattro mesi, o quando le setole iniziano a sfilacciarsi.
L’uso del filo interdentale e soprattutto dello scovolino, almeno una volta al giorno è altrettanto necessario per rimuovere la placca e i batteri dalle aree che lo spazzolino non riesce a raggiungere, ma è importante utilizzare, una tecnica di filo interdentale corretta per evitare, paradossalmente, di danneggiare le gengive.
Denti e gengive: “gemelli diversi”.
Denti e gengive contribuiscono a farci essere dei supereroi…un incipit che va approfondito, per non rischiare di assomigliare ad una semplice “boutade”.
Avete mai sentito parlare di olobionte? Un termine forse non notissimo che può essere facilmente sostituito con un altro, più di uso comune: superorganismo (da qui l’idea dei supereroi).
Il corpo umano è infatti così definito per la presenza non soltanto degli organi principali, ma anche di un interessante elemento detto microbioma.
Vi diamo una bella notizia: 2 kg del nostro peso corporeo non sono costituiti dal grasso in eccesso ma proprio dal microbioma che si compone di microorganismi.
Nel cavo orale esistono circa 700 diversi tipi di batteri il cui squilibrio può portare sia a patologie orali, sia a tutto l’organismo.
Tornando alla salute gengivale, la letteratura scientifica conferma che una precaria condizione di denti gengive può causare effetti a livello sistemico (cioè all’intero organismo) ed in particolare sul sistema cardiovascolare:
- a livello diretto, rilasciando batteri patogeni
- indiretto, attivando un aumento di un’infiammazione sistemica.
I batteri del cavo orale, infatti, possono contribuire a determinare problemi alle arterie e al cuore, soprattutto in coloro che presentano fattori di rischio vascolari come il tabagismo o il diabete.
Oltre a questo aspetto, possiamo definire denti e gengive una coppia di fatto perché, sono strettamente interconnessi.
Le gengive forniscono un supporto essenziale ai denti, aiutandoli a rimanere al loro posto e proteggendoli da batteri e infezioni.
Quando le gengive sono danneggiate da lesioni o infiammazioni, possono indebolirsi e ritirarsi, esponendo i denti a un maggior rischio di carie e malattia parodontale.
Ferite gengive: cause e rimedi
Le cause delle ferite gengive dette anche lesioni possono presentarsi per diversi e svariati motivi, del resto lo abbiamo detto all’inizio del nostro articolo, si tratta di un tessuto molle e come gli altri tessuti del nostro copro, si può “graffiare”.
Possiamo banalmente arrecarci le ferite gengivali se utilizziamo uno spazzolino dalle setole molto dure, utilizzandolo con “accanimento”, oppure se ricorriamo a polveri particolarmente abrasive a livello topico (per esempio i classici dentifrici con effetto sbiancante).
A prescindere dall’evento specifico che le può causare, le lesioni possono variare da lievi irritazioni a gravi infiammazioni.
Alcune lesioni gengivali possono essere dolorose, mentre altre possono passare inosservate fino a quando non peggiorano. In ogni caso, è essenziale capire cosa sono le lesioni gengivali, come possono essere evitate e come possono essere trattate.
- Le ferite gengivali, o lesioni delle gengive, sono simili ad ulcere che si sviluppano sulla gengiva, provocando una vera e propria infezione.
Oltre alle cause sopra menzionate, a determinarle contribuiscono anche:
- una scarsa igiene orale
- un consumo eccessivo di alcool che può asciugare la bocca e causare irritazioni alle gengive che possono degenerare in ferite
- l’uso di prodotti del tabacco
- il normale invecchiamento
- l’assunzione di alcuni farmaci come quelli usati per trattare l’ipertensione o l’epilessia, le possono causare come effetto collaterale
- la presenza di protesi.
In alcuni casi, le ferite gengivali possono essere un segno di una condizione medica più grave, come il diabete o il cancro orale.
I sintomi delle ferite gengivali possono variare in base alla gravità della stessa lesione, ma tra i più comuni citiamo:
- gengive rosse
- gonfie o sanguinanti
- ipersensibilità
- cattivo odore persistente in bocca
- difficoltà a masticare o a deglutire
- formazione di ascessi nelle gengive.
Nel caso di una condizione passeggera e del tutto occasionale di ferite gengivali, esistono alcuni rimedi “domestici” per ottenere un immediato sollievo.
Questi includono:
- l’applicazione di impacchi freddi sulle gengive
- il risciacquo della bocca con l’uso di collutori per il sollievo del dolore orale
- il mantenimento di un’igiene orale rigorosa.
L’uso di prodotti per il sollievo del dolore orale, come i gel orali o i collutori, può aiutare ad alleviare il dolore e l’infiammazione associati alle lesioni gengivali.
Questi prodotti contengono ingredienti come la lidocaina o la benzocaina, che possono “anestetizzare” le gengive, riducendone l’algia.
Tutti questi rimedi “fai da te” prevedono condizioni transitorie, dovute ad eventi estemporanei; al contrario di fronte a situazioni più complesse, caratterizzate anche da cronicità e recidive, il nostro consiglio è di rivolgersi al proprio dentista di fiducia, per una valutazione più attenta e professionale.
Cancro gengive
Il cancro gengivale appartiene alla classificazione dei tumori spinocellulari e rientra nella categoria più ampia dei tumori del cavo orale.
Più in generale i tumori spinocellulari sono quelli che colpiscono le cellule squamose dell’epidermide e se interessano le gengive tendono a manifestarsi con piccole ulcere, piaghe o lesioni (solitamente poco sanguinanti) che però non rispondono a terapie locali.
Il rischio di sviluppare il cancro gengivale è maggiore nelle persone che hanno una storia di lesioni gengivali croniche o recidivanti e solitamente è più probabile che si sviluppi nell’arcata inferiore.
Ad aumentare il rischio di tali forme tumorali contribuiscono più o meno fattori già noti, come l’abuso di alcool, il fumo.
A tutto ciò possiamo aggiungere anche una alimentazione povera di frutta e verdura, una condizione di grave edentulia, con la conseguente presenza di protesi totali, ovviamente non correttamente manutenute.
Il cancro alla gengiva, sebbene localizzato, rimane comunque un problema grave, il cui immediato trattamento incide notevolmente sul decorso e sul suo positivo epilogo.
Come per le altre situazioni, anche per il cancro gengivale una diagnosi tempestiva è molto importante per il suo corretto trattamento.
Il cancro gengivale è piuttosto simile a qualsiasi altro tumore che interessi la bocca ed infatti spesso si parla di cancro orofaringeo, se non lo avete ancora fatto, leggete “Prevenzione del tumore alla lingua e alla bocca: in occasione del cancer day”.
Se la formazione di una piaga o di una lesione aftosa sulla gengiva non si risolvesse potrebbe essere un sintomo del tumore gengivale, quindi il consulto presso il vostro dentista di fiducia deve essere tempestivo.
Visivamente si tratta di ferite bianche o rossastre, accompagnate:
- da mobilità dei denti situati vicino alla lesione stessa
- dalla presenza di un nodulo sulla gengiva
- da mal d’orecchi
- da dolore intenso nella zona interessata dalla lesione dalla difficoltà nella deglutizione
- da disfagia.
Le gengive, quindi, sembrano essere un po’ come le fondamenta di una casa, per questo motivo occorre averne cura; rappresentano la base sicura su cui si appoggia buona parte della salute della nostra bocca.
Contatta lo studio del dottor Penengo per una visita di controllo perché una buona salute generale parte da una bocca sana.